Carcere Arienzo

Carcere Arienzo

10 Giugno

special guest: GATOS DO MAR

 

L’Istituto di Arienzo è piccolo, ospita circa 100 detenuti ed ha spazi limitati.
Malgrado i pochi mezzi a disposizione , grazie alla professionalità ed alla perseveranza degli educatori, ed all’ausilio di associazioni , enti locali, della scuola, in particolare della maestra Anna CARFORA, gli ospiti sono impegnati in svariate attività.
Tale impegno ha consentito di costruire un ponte di collegamento con il mondo esterno.
In particolare, gli ospiti, della “piccola comunità “ di Arienzo , fanno teatro, basket,cineforum,yoga,scuola, fino alle superiori, catechismo, incontrano studenti di altre scuole , confrontandosi, partecipano a sedute con una psicologa per una crescita interiore ed ad incontri spirituali.
La direzione ha stipulato, con due comuni, alcuni protocolli, affinché sei detenuti, consenzienti, anche alla luce della cd. Giustizia riparatrice, svolgano attività di ausilio presso gli enti locali.

A favore dei partecipanti è stato proposto un progetto all’ente cassa ammende, presso il Ministero della Giustizia, teso all’erogazione di un sussidio.

La direzione è anche in attesa della risposta di un altro progetto presentato alla cassa ammende , ma di più ampio respiro. Infatti, è rivolto alla ristrutturazione della sezione detentiva, e delle sale socialità , anche con il contributo dei detenuti assunti, che saranno contemporaneamente formati e qualificati come carpentieri da un ente accreditato.

Infine, a settembre inizierà un corso , già approvato dalla Regione, per la formazione di almeno 6 detenuti con la qualifica di pizzaiolo.

Tante sono le cose da fare e potremo realmente avere un risultato quando la società esterna capisca che non ci può essere sicurezza senza inclusione.

-I responsabili dell’ area educativa-

 

Ad Arienzo c’è un presidio d’arte

E grazie alla passione di Anna Carfora

E al lavoro attento di tutti i componenti di questa comunità…

Gli attori sono travolgenti

“Ci sono momenti in cui un artista diventa spettatore, pur restando sul palco.

Ho guardato i loro volti.
Come erano da bambini?
Quale reato hanno commesso?
Da quanti anni stanno “dentro”?
Ho stretto la mano di un assassino?
O di uno stupratore?
Per entrare in carcere maschile, più o meno devi indossare un burka.
Come mi guarderanno?
Sono in pericolo?
Poi parla Ciro, 18 anni.
Credo che probabilmente si tratti di uno scippatore, poca roba, troppo dolce, ingenuo…
E invece mi dicono sia il più pericoloso in carcere!
Ok…
Ciro desidera una moglie e un figlio.
Dice che questo sia il suo desiderio più grande!
Ad un certo punto ho cercato un orologio.
Avevo perso l’orientamento…
Che ore sono?
E se succede qualcosa chi mi avvisa?
Sono senza cellulare…
Senza orologio…
Senza borsa…
E io?
Io mi sono perdonata?
O voglio continuare ad essere prigioniera?
Ho perdonato lo stupratore?
L’assassino?
Il rapinatore?
Loro riusciranno a perdonarsi?
Per ora non siamo io e loro.
Per ora siamo tutti “dentro”.”

Annalisa Madonna

( cantante dei GATOS DO MAR )