Fuorni (Salerno): le mascherine prodotte dalle detenute
“Il tempo della detenzione acquista un senso, non è tempo perso”, dice Rita Romano, direttrice del carcere di Fuorni a Salerno, è così che spiega l’idea di affidare alle detenute della sua struttura la produzione di mascherine protettive da destinare all’esterno.
Il filmato del Corriere della Sera testimonia l’attività e raccoglie alcune parole delle donne coinvolte, chine sulle macchine da cucire, e rassicuranti: “state a casa, se ve lo diciamo noi…” dice ridendo una di loro.
Aggiunge la direttrice: “noi donne abbiamo una marcia in più, anche le poliziotte si sono appassionate all’iniziativa, molte di loro si fermano anche oltre l’orario di lavoro”.
Alcune delle detenute intervistate, inoltre, frequentano il laboratorio de Gli Ultimi Saranno attivo nel carcere di Fuorni.
In basso, il filmato.