Via Crucis: il Papa dà voce al mondo delle Carceri

Via Crucis: il Papa dà voce al mondo delle Carceri

Provengono dalla Casa di Reclusione “I Due Palazzi” di Padova le testimonianze per le meditazioni della Via Crucis di quest’anno.

Papa Francesco ha scelto parole di detenuti, ma anche di parenti e lavoratori del mondo carcerario come simbolo di sofferenza e speranza.

Riportiamo integralmente il brano proposto da un agente di Polizia Penitenziaria, non a caso associato alla quattordicesima e ultima stazione:

Nella mia missione di agente di Polizia Penitenziaria, ognigiorno tocco con mano la sofferenza di chi vive recluso. Non è facile confrontarsi con chi è stato vinto dal male e ha inferto ferite enormi ad altri uomini, complicando le loro esistenze. Eppure, in carcere, l’indifferenza crea ulteriori danni nella sto-ria di chi ha fallito e sta pagando il proprio conto alla giustizia.Un collega, che mi è stato maestro, ripeteva spesso: “Il carcereti trasforma: un uomo buono può diventare un uomo sadico.Un malvagio potrebbe diventare migliore”. Il risultato dipende anche da me e stringere i denti è essenziale per raggiungere l’obiettivo del nostro lavoro: dare un’altra possibilità a chi hafavorito il male. Per tentare questo, non posso limitarmi ad aprire e chiudere una cella, senza farlo con un pizzico di umanità. Rispettando i tempi di ciascuno, le relazioni umane possonorifiorire piano piano anche dentro questo mondo pesante. Si traducono in gesti, attenzioni e parole capaci di fare la differenza, anche se pronunciate a bassa voce. Non mi vergogno di esercitare il diaconato permanente vestendo la divisa della quale vado orgoglioso. Conosco la sofferenza e la disperazio- ne: le ho provate da bambino su di me. Il mio piccolo desideroè essere un punto di riferimento per chi incontro tra le sbarre. Ce la metto tutta per difendere la speranza di gente rassegnataa se stessa, spaventata al pensiero di quando un giorno uscirà erischierà di essere rifiutata ancora una volta dalla società. In carcere ricordo loro che, con Dio, nessun peccato avrà mai l’ultima parola.

In basso, il video integrale della celebrazione: