Carcere Salerno – Gospel

-evento speciale con “EUPHORIA GOSPEL CHOIR”

La dott.ssa Rita Romano è da pochi mesi la direttrice del carcere di Salerno

In questo video il nostro dono, il nostro augurio, la nostra carezza, Buon lavoro Rita.

“la creatività è il verbo di Dio, e questo carcere ha una direttrice che ci crede, al punto di praticarla con coraggio, in prima persona”

“I soliti e normali controlli all’ingresso: l’appello, i documenti, no cell o chiavette usb.

Il silenzio mentre si attraversa il cortile dove si vedono le costruzioni, le sbarre e dentro le celle chissà quante persone, e tutte con una storia.

Se potessi dare un suono a tutte queste storie,

altro che silenzio!

La sofferenza, la violenza, la privazione, la sopraffazione, le piccole e grandi torture, l’odio, la vendetta, la soffiata, l’innocente che si dispera e che forse vive la rabbia dell’ingiustizia, il colpevole che trova sempre delle giustificazioni allo sbaglio perchè non conosce altre soluzioni ai suoi errori, il ragazzo cresciuto nell’ambiente o alle dipendenze di qualcuno o di qualcosa.
Altro che silenzio!

E mentre noi viviamo la nostra euphorica preparazione al concerto, tra le loro panche, tra quei pochi presenti, il silenzio.
All’inizio c’è poca partecipazione, ma piano piano aumentano gli applausi ed il gradimento alla fine di ogni pezzo.
Altro che silenzio!

E nel cuore, e solo il cuore se ne può accorgere, senti che qualcosa comincia a viaggiare, da noi a loro, da loro a noi.
Altro che silenzio!

E qui nasce un grande problema che ogni volta non so come risolvere:
se guardo i loro occhi mi commuovo perchè intuisco quello che si agita nei loro cuori, e allora la voce mi si strozza in gola e smetto di cantare.
Ma non posso.
E allora mi impongo di guardare il direttore e riprendo a cantare.
Ma poi penso a loro e distolgo gli occhi dal direttore.
Altro che silenzio!

Alla fine li vedi che sono molto coinvolti e li vedi partecipare che battono le mani e ballano.
Un bel casino.
Altro che silenzio!

E poi i libri. le dediche. le parole del cuore. la discesa dal palco. il venirsi incontro e abbracciarsi senza alcuna limitazione.

I saluti.
Ripercorriamo ancora il solito cortile. sempre e solo silenzio.
Ma da dietro le sbarre intravedo qualcuno che ritira un indumento che aveva steso ad asciugare.
Vita tra quattro mura.
Ma forse qualcuno di loro che era presente al concerto ha ricevuto un seme.
E tra i rumori della sua vita Dio lo farà germogliare e crescere.
In silenzio.

Ma il silenzio di Dio all’improvviso si trasforma nel baccano e nel fracasso che fa la Sua Grazia quando sgorga nel tuo cuore come una grande cascata e non puoi rimanere fermo ed indifferente.
Altro che silenzio!”

Francesco Lo Presti ( uno dei coristi)